E intanto la triste verità era che non tutti potevano essere straordinari, non tutti pote...

Jonathan Franzen, Le Correzioni

Non avrebbe saputo spiegarla, era una pena che superava il suo livello d'istruzione

Céline, Viaggio al termine della notte

Ogni disordine è disordine controllato, trapunto d'intervalli riservati alla vendita di a...

L'animale morente, Philip Roth

I suoi occhi gialli hanno lasciato una sola fessura per gettarvi le monete della notte

Ode al gatto, Pablo Neruda

Scrivere significa riscrivere

Albert Camus

È difficile spiegare - in quel gioco delle sedie - perché alla fine si fossero fermati l...

Zadie Smith, NW

Spetta all'individuo, e al gruppo di individui, trasformare il brutto in bello

Tom Hodgkinson, La libertà come stile di vita

I cento ritratti (prosa)

Descrizione breve

Una delle massime del pittore francese Gustave Coubert recita che “se i quadri si potessero spiegare e tradurli in parole, non ci sarebbe bisogno di dipingerli”. Ma è altrettanto vero che molti testi in prosa sarebbero difficili da tradurre in quadri. La difficoltà non risiede nell’impossibilità di poterlo fare, ma nella sua efficacia.

Spesso ripetiamo che un’immagine vale più di mille parole, sottolinenado l’immediatezza del suo impatto emotivo in chi la percepisce. L’impatto c’investe in modo viscerale. Le parole, invece, colano goccia a goccia dietro la tela, formando una base non visibile, che fa di un quadro un discorso.

Con i cento ritratti ho cercato di far riemergere questa base, che come per ogni quadro non si esaurisce in ciò che vediamo, o leggiamo in un testo. C’è qualcosa prima, qualcosa dopo. Sempre qualcosa in più. 

C’è una trama.

Il libro è acquistabile in qualsiasi libreria online

descrizione completa

I cento ritratti - estratto

Descrizione completa

I cento ritratti siamo noi: le persone. Colte in un momento di arresto, di stupore, di epifania e difficoltà.

Sono presenti la frustrazione, le dipendenze, il lavoro, la follia, il sesso, il timbro di una resa e l’ironia per abbatterla; ci sono le domande attorno a un suicidio, un 18 preso all’università, un incontro del terzo tipo, la lista di una persona che assomiglia a tante altre, il rapporto con degli occhiali da vista…

Ogni ritratto inizia con un nome, come trasfigurazione letteraria di un dipinto su tela, dove ogni particolare dà un assaggio dell’essenza. Poiché la brevità è uno degli aspetti essenziali dei ritratti, usata come vera e propria cornice.

Nella galleria, sono presenti anche animali e oggetti, e i rapporti che le persone intrecciano con ognuno di essi nel quotidiano.

Quello che vorrei consegnare è un’immagine, con tutto ciò che d’implicito e nascosto si trova al suo interno.

Un invito: se avete voglia di un ritratto, sarei felice di poterlo scrivere. Una persona, una situazione, un animale, un oggetto: qualsiasi richiesta vi venga in mente. Tutto questo in forma gratuita. Un qualcosa che passerà a voi una volta conclusa, e solo per il piacere di costruire un rapporto diretto e creativo tra chi legge e chi scrive. 

Se mai ne avrete il desiderio, contattatemi.

 

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