Ogni disordine è disordine controllato, trapunto d'intervalli riservati alla vendita di a...

L'animale morente, Philip Roth

Scrivere significa riscrivere

Albert Camus

I suoi occhi gialli hanno lasciato una sola fessura per gettarvi le monete della notte

Ode al gatto, Pablo Neruda

Spetta all'individuo, e al gruppo di individui, trasformare il brutto in bello

Tom Hodgkinson, La libertà come stile di vita

Non avrebbe saputo spiegarla, era una pena che superava il suo livello d'istruzione

Céline, Viaggio al termine della notte

E intanto la triste verità era che non tutti potevano essere straordinari, non tutti pote...

Jonathan Franzen, Le Correzioni

È difficile spiegare - in quel gioco delle sedie - perché alla fine si fossero fermati l...

Zadie Smith, NW

1 Novembre 2020

La Fatascienza: un omaggio dal Futuro

Un altro modo per parlare dei generi letterari che danno tono e forma alle nostre letture

Vi prego di seguirmi tra le vie nebulose di questo immenso Lunapark.
Dove? Nel futuro.
Quando? Ovunque desideriate.
Spazio e Tempo si confondono, se la matrice in cui convergono è l’infinito; non rimane altro che giocare con loro, quindi, come se fossero incastri tra le mani di un bambino ingegnoso.
Questo parco giochi dovrebbe avere un nome diverso, lo ammetto. Gli antichi puntavano alla Luna; con i loro mezzi rudimentali raggiungerla fu già un risultato impressionante. Ma noi – Noi – esseri materiali ed evanescenti, dotati di un senso dell’umorismo cosmico, e di una percezione del reale talmete ludica che nulla ci annoia perché siamo costantemente immersi in un processo creativo: dall’assemblaggio di nuovi pianeti, alla manutezione di quelli anziani, dall’istruire e cullare civiltà in fasce, fino alla costruzione di questa nuova attrattiva dal sapore vintage, nel nostro… Galacticpark… ecco!… seguitemi… e attenti a non smarrirvi.

Dovete sapere che nei tempi antichi esisteva una tradizione letteraria chiamata fantascienza. Forse qualcuno fra voi ne sarà già edotto. Era la volontà di descrivere la vita su possibili mondi futuri. Cosa avrebbero scoperto gli umani? come sarebbero vissuti? Come si sarebbero trasformati? Quali sarebbero state le sfide da affrontare? La risposta a queste domande poteva creare una sequenza sterminata di scenari possibili. Quelli che un tempo venivano chiamati scrittori e che noi oggi chiameremmo “Architetti di Strutture Tangibili”, dopo aver scelto uno di questi scenari, vi ambientavano le loro storie. E appena gireremo alla seconda curva iperbolica sulla nostra sinistra, capirete a cosa questo breve preambolo sia servito.

Basta, vi prego! Troppi scatti alla luce stellare mi arrossano gli occhi. Ecco, qui davanti a voi s’impone l’omaggio a quegli antenati che si ostinavano a scrivere a mano, a battere a macchina, sui tasti di un computer, o utilizzavano le onde cerebrali per ammucchiare parole, che diventavano enunciati, paragrafi, capitoli e libri di fantascienza. Che il nome non vi tragga in inganno, però! Dallo stupore, la nostra specie è passata presto alla familiarità: ciò che era rubricato come una scienza fantastica per intrattenere i lettori ci dimostrò che il preludio del futuro era intrinsicamente legato alla fantasia del presente. Abbiamo dato un nome a questa legge migliaia di anni fa: Il Flusso Akwardiano. Gli scrittori antichi vedevano in parte nel futuro, su questo non vi è più nessun dubbio. La storia passata ci ha mostrato quanto le loro intuizioni viaggiasero sui ponti del Flusso, di cui ancora oggi ignoriamo diversi meccanismi. Qui, nel Galacticpark, abbiamo voluto rendere loro omaggio, immagiando qualcosa che non esisteva ancora.
Ecco a voi, spettatori del Multiverso, la F.O.N.T.E.
Ci aspettiamo grandi cose da questa attrazione; un ritorno sugli investimenti da lasciare a bocca asciutta il buco nero al centro dell’Universo Pandora.

Non abbiate fretta, per favore! La risposta è solo una domanda spogliata del suo punto interrogativo.
Come funziona la F.O.N.T.E.? Volete saperlo?
Abbiamo preso le opere di ogni scrittore di fantascienza vissuto sul pianeta Terra e nelle antiche colonie lunari e del pianeta Marte, prima del loro abbandono. Da ogni storia, abbiamo creato una realtà parallela che ne ricalcasse la struttura, inserendo tutti gli elementi che la formavano. Abbiamo testato la tangibilità di questi nuovi mondi, la loro vivibilità per la nostra specie, creando uno sfasamento temporale attraverso il noto Oniraculum: cosicchè un giorno intero equivalga a soli 10 secondi rispetto alla nostra traiettoria temporale.

Una volta entrati, potrete scegliere di essere edotti su tutte le loro opere, in dettaglio o in generale, attraverso una trasfusione istantanea, o di non sapere nulla, se preferite il mistero.

Nel primo caso, una volta che sarete venuti a conoscenza di ogni dettaglio di uno scrittore, per esempio, di Isaac Asimov, potrete decidere di entrare nel mondo tangibile descritto nella sua trilogia della Fondazione, se vi aggrada: per vivere e fare esperienza di quella realtà, per capire se vi piace o se ne siete all’altezza. Saprete cosa vi aspetta, o almeno, non sarete del tutto impreparati.
Nel secondo caso, conoscerete gli argomenti da lui maggiormente trattati come, ad esempio, i robot e l’intelligenza artificiale, i titoli dei suoi libri e, per usare una parola antica, la sinossi: un breve riassunto della loro trama. Potrete, in seguito, decidere in quale realtà entrare. Più sorprese rispetto alla prima offerta, e più spazio alla vostra intraprendenza.
Nel caso in cui non vogliate sapere nulla, invece, il vostro grado di sorpresa sarà pari a un livello interstellare. Vi troverete, per un puro gioco del caso, in uno dei mondi creati da quella pletora di uomini e donne antichi, che bramavano una presa diretta sul futuro.
Ogni giro durerà al massimo 5 minuti qui da noi, ovvero, 30 giorni in quelle realtà tangibili. Vuoi sarete estranei in una dimensione che non vi ha concepiti. Quei mondi saranno per voi una terra straniera, e fino a quando sperimenterete solo le innumerevoli e sottili sottotrame che popolono quelle realtà parallele – senza voler intervenire sulla trama principale – continuerete a essere trattati con indifferenza.

Ora, prima che le stelle lascino spazio alla materia di Lambert, un’ultima caratteristica spaziale.
Lasciatemi riordinare le mie sembianze e la mia voce.

Sono pronto!
Avrete la possibilità di unire, se lo vorrete, gli elementi cari a uno scrittore, i suoi mondi, con quelli di un altro, o di tanti altri. Un’altra struttura verrà creata immediatamente, allineando le vostre scelte in un insieme tangibile. Ad esempio, nella struttura basata sul romanzo Ubik di un tale, Philip K. Dick, potrete sì utilizzare l’energizzante bomboletta spray, ma anche vedere le navi dei Superni, descritte da Arthus C. Clark, sostare in attesa sopra le città della Terra, o chiacchiere con uno psicostorico frustrato, perché non riesce a predire il futuro della società umana.
I possibili itrecci sono infiniti, i possibili mondi da vivere inimmaginabili.
Potete lasciare che sia la F.O.N.T.E a decidere per voi quali elementi unire senza che ne siate edotti.
Un mondo che s’intreccia con le regole di un altro in un sistema in equilibrio.
E magari da queste combinazioni, un giorno, qualcuno fra voi potrà entrare a contatto con il Flusso e intuire cosa ci aspetti in un futuro remoto, se ancora di futuro, nella nostra epoca, si può parlare.
Avrete 30 giorni o 5 minuti di tempo.
Dopo aver pagato il biglietto alla cassa, siete pregati di accomodarvi all’interno della F.O.N.T.E., per dedicarvi all’avventura e alla scoperta.

Chi vuole essere il primo?

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