L’anziana

Una Madonna invecchiata
Le rughe non le mancavano; d’altronde aveva la sua età. Ma attraverso la più marcata, quando Lola abbassava il mento sorretto tra le mani, potevi addirittura scorgerci l’ombra delle gengive, di una lingua e del palato. Erano ancora lì, inamovibili, da più di novant’anni, come la luce che filtrava dalla finestra in cucina, e che lei fissava ogni sera, per dieci minuti buoni con i suoi occhi acquosi, prima di andarsi a coricare. A vederla così, con la bocca semichiusa e in una venerazione che poteva essere scambiata per una leggera demenza, Lola sembrava una Madonna invecchiata, capace di estasiarsi ancora di fronte ad ogni minimo bagliore.
Francesco Montori