E intanto la triste verità era che non tutti potevano essere straordinari, non tutti pote...

Jonathan Franzen, Le Correzioni

Scrivere significa riscrivere

Albert Camus

I suoi occhi gialli hanno lasciato una sola fessura per gettarvi le monete della notte

Ode al gatto, Pablo Neruda

Non avrebbe saputo spiegarla, era una pena che superava il suo livello d'istruzione

Céline, Viaggio al termine della notte

Ogni disordine è disordine controllato, trapunto d'intervalli riservati alla vendita di a...

L'animale morente, Philip Roth

Spetta all'individuo, e al gruppo di individui, trasformare il brutto in bello

Tom Hodgkinson, La libertà come stile di vita

È difficile spiegare - in quel gioco delle sedie - perché alla fine si fossero fermati l...

Zadie Smith, NW

Volti

Volti

Non c’è parte del corpo più descritta dei volti, delle facce che ci portiamo appresso e che vediamo portare agli altri. Nessun viso è convenzionale, ma può esserlo il modo di renderlo vivo agli occhi di chi ne leggerà i tratti in un racconto. Ci sono scrittori che li accennano, per altri sono inutili, fanno perdere concentrazione e tempo. Alcuni, invece, creano delle vere e proprie miniature di rara espressività.

Intagliare dei volti è un esercizio artigianale, utile perché affina la tecnica. Ed è proprio lavorare sulle cose che sembrano scontate, di poco conto, a darci la possibilità d’interpretare meglio le altre.

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