A più sensi

Una breve missiva
Per il tuo stomaco, amico mio, e per far sì che la tua nomea di uomo potente non venga sporcata da nessuna diceria, ti consiglio di assumere il gengevo*, una radice miracolosa, che viene dai popoli orientali, gradita anche al Romano Impero, dove il suo possesso costava fatica di tasse. Il suo odore è pungente come il suo sapore. Avvicinandolo al naso è come avvicinarsi a terreni umidi e freschi, e il suo colore pallido e giallognolo ha in comune con i limoni parte del sole e dei primi mesi primaverili. Come già ti scrissi, non metterne in bocca grosse quantità, come se mordessi una mela, per non gettarti su una brocca d’acqua in preda al demonio; perché è piccante, come tutte le cose che eccitano il cuore, arrossano le orecchie e fanno sudare la testa ai chierici.
*zenzero
Francesco Montori